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Multe in città: ora ci pensa lo Street Control

Tempi difficili per gli automobilisti indisciplinati, soprattutto per gli amanti della sosta selvaggia o  in doppia fila: alcuni Comuni italiani hanno iniziato ad usare, per le multe in città, lo Street Control, un nuovo strumento di controllo della viabilità e della sicurezza stradale recentemente adottato dalla Polizia Municipale.

Si tratta di una telecamera posizionata sul tetto della pattuglia, capace di “leggere” la targa delle automobili parcheggiate in divieto di sosta, mentre percorre le strade cittadine. Da Milano a Firenze, passando per Pisa e Livorno, scendendo giù per Roma, Foggia, fino ad arrivare a Palermo, l’Italia si è attrezzata contro la lotta alle infrazioni: il dispositivo permette non solo di rilevare la sosta vietata, ma anche di verificare se la vettura è sprovvista di regolare polizza assicurativa.

COME FUNZIONA
Sul tetto di un’auto della Polizia Municipale viene collocata una telecamera ad infrarossi in grado di operare in qualsiasi condizione atmosferica e di notte. La sua particolarità risiede nel rilevare le targhe dei mezzi parcheggiati nel raggio di una ventina di metri, se si viaggia ad una velocità  fino a 50 km/h. Il dato rilevato, una volta convalidato dall’agente a bordo, viene memorizzato in un tablet, per essere successivamente inviato alla banca dati dell’ufficio verbali e notifiche della Polizia Municipale locale: lì potrà quindi essere incrociato con il database della Motorizzazione Civile e dell’ANIA, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, al fine di verificare eventuali irregolarità.

La redazione dell’avviso viene integrata con le informazioni sulla posizione Gps e le fotografie relative, nonché con le notizie fornite dalle banche dati: in tempo reale è quindi possibile rilevare la situazione delle auto per ciò che riguarda l’assicurazione, la revisione, il pagamento del bollo e addirittura l’eventuale furto. Questo dispositivo consente quindi di elevare contravvenzioni in movimento, secondo una logica denominata “a strascico”.

PRO E CONTRO
Grazie allo Street Control, sicuramente aumenterà il numero delle strade sottoposte al controllo: prima gli agenti dovevano percorrere a piedi le vie per sanzionare le auto, ora, con lo Street Control, la vettura della Polizia Municipale può procedere senza mai fermarsi, con notevole risparmio di risorse e di tempo.

A sfavore, invece, si può dire che questo strumento attua una politica più di “repressione” che di prevenzione: il guidatore non è incentivato a tenere un comportamento corretto perché, statisticamente, i dati dimostrano che solitamente sono le agevolazioni ad incentivare atteggiamenti virtuosi.  Infatti, all’aumento considerevole di contravvenzioni non è corrisposto poi un comportamento esemplare del cittadino.

A Roma in soli dieci mesi, tra il 2014 e il 2015, sono state redatte 149.519 multe, mentre a Palermo, nel 2015 quattro pattuglie hanno rilevato ben 38.000 infrazioni, delle quali 33.000 solo per auto in doppia fila!

L’ESCAMOTAGE
Molte infrazioni riscontrate con la nuova apparecchiatura sono state oggetto di ricorso dal Giudice di Pace, in quanto lo Street Control è stato ritenuto dagli automobilisti contrario alle norme del Codice della Strada. L’art. 201 consente la “contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta nel caso di accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo”. Questo significa che, se il conducente si trova nelle vicinanze del veicolo, la sanzione gli va contestata subito (la pattuglia deve quindi scendere dalla volante e fare la multa), e se la multa viene spedita a casa senza che sia stata preventivamente contestata al trasgressore, si può chiedere l’annullamento.