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Keyless: auto a rischio furto con la chiave elettronica

Keyless: il test del TCS eseguito su 100 auto dimostra l’alto rischio furto!

La protezione furto dei sistemi ”keyless” (senza chiave) di numerose marche di automobili accusano grosse lacune. Le vetture con sistema di chiusura “comfort” o “keyless” sono molto più facili da rubare rispetto a quelle munite di una normale chiave a telecomando.

Ciò è emerso da un test su 100 automobili di recente fabbricazione. Il Touring Club Svizzero (TCS) invita i costruttori ad adottare misure consone per garantire una più efficace sicurezza dei sistemi di antifurto.

Come funziona il keyless (senza chiave)

Il sistema keyless è oggi ampiamente diffuso ed è equipaggiabile, con poca spesa, anche sulle piccole utilitarie. Il sistema permette di accedere all’auto avvicinandosi con la chiave in tasca. Attraverso un segnale radio, la vettura riconosce la chiave e la portiera si apre con un tocco di mano. Spesso si può avviare il motore anche senza la chiave, premendo un bottone. Un sistema molto comodo, ma che purtroppo si rileva facile da manomettere.

Il test TCS

Nel corso di un test svolto da TCS e ADAC (Allgemeiner Deutscher Autobil-Club), è emerso che tutte le automobili equipaggiate di sistema senza chiave sono state aperte e messe in moto in pochi secondi. Si andava dalle VW Golf alle Bmw Serie 7, passando per modelli premium come la Jaguar F-Pace e veicoli commerciali come il Renault Traffic.

Troppo facile rubare l’auto

Per rubare l’auto bastano due persone. La prima, munita di un piccolo ricevitore, si avvicina al proprietario o al luogo dov’è depositata la chiave dell’auto. La seconda, con un piccolo trasmettitore, si piazza vicino alla portiera dell’auto. In questo modo si “prolunga” di oltre 100o metri il segnale radio per aprire l’auto.

Durante il test è risultato che la ritrasmissione del segnale funziona anche se la persona con il ricevitore si trova a oltre 100 metri dalla chiave. Ciò significa che l’auto può essere aperta e messa in moto, anche se la chiave si trova in casa o nella tasca del proprietario, magari in un negozio a fare acquisti.

Una volta avviato il motore, il veicolo può viaggiare fino a quando il serbatoio del carburante è vuoto. Oppure, se si spegne il motore (verosimilmente in un posto ‘sicuro’ per i topi d’auto). A seconda del modello, l’automobile può viaggiare per alcune centinaia di chilometri, anche mille. E quindi, in alcune regioni, il ladro può ritrovarsi oltre confine, senza mai aver spento il motore.

Una complicazione da considerare

Oltre la brutta sorpresa del furto, se ne prospetta subito un’altra. Infatti, nel caso la polizia riesca a individuare l’auto rubata (e in Italia un terzo delle vetture viene rintracciato) e la controlla, non riscontra alcuna traccia di scasso. Di qui, il forte sospetto che lo stesso proprietario abbia simulato il furto.

Alla luce di queste carenze, il Touring Club Svizzera ha invitato i costruttori a potenziare maggiormente la protezione dell’elettronica automobilistica.

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