Dovete acquistare o sostituire la vostra auto? Avete intenzione di scegliere il cambio manuale o il cambio automatico? La scelta oggi è molto difficile: leggete i nostri consigli e valutate insieme a noi quale è meglio acquistare.
L’AUTOMATICO VIENE DA LONTANO
Quello automatico è un tipo di cambio che negli autoveicoli provvede automaticamente a variare il rapporto di trasmissione, senza la necessità dell’intervento da parte di chi guida: il primo brevetto di un “cambio automatico progressivo di velocità” venne presentato e registrato in Italia nel 1931 da Elio Trenta (1912-1934) di Città della Pieve (brevetto numero 298415).
Nel 1940 i primi veicoli ad avere un cambio automatico furono quelli della Oldsmobile che lo chiamarono Hydra-matic, a quattro rapporti e senza frizione.
Oggi il dibattito è particolarmente acceso in Paesi dalla forte tradizione motoristica e sportiva come l’Italia e la Gran Bretagna, dove il cambio manuale trova il maggior numero di sostenitori.
A questo proposito, recentemente, Jeremy Clarkson (celebre conduttore del famosissimo programma televisivo Top Gear) si è schierato a favore dell’automatico sulla sua striscia dedicata ai motori sul Sun Motors con un’affermazione degna del suo stile: “preferire il cambio manuale è da pazzi”.
I PREGI DEL MANUALE
Il cambio manuale è la scelta preferita dai puristi della guida perché trasmette un maggior senso di controllo sul mezzo e il guidatore può gestire tutte le fasi della cambiata e “sentire” maggiormente la macchina: è più coinvolgente e conferisce un maggior piacere di guida. E’ la scelta preferita dai piloti della vecchia scuola e dagli amanti della meccanica.
Oltre alla passione, però, ci sono anche delle motivazioni pratiche: il cambio manuale è più economico sia in fase di acquisto (almeno 1.000 euro di risparmio rispetto allo stesso modello con il cambio automatico) che nei consumi, grazie alla maggiore efficienza della frizione rispetto al convertitore di coppia (sebbene gli automatici di ultima generazione siano diventati molto più efficienti). Questo vantaggio sui nuovi modelli viene ulteriormente ottimizzato con l’indicatore della cambiata consigliata, che suggerisce il momento ideale per cambiare marcia, evitando di far salire troppo di giri il motore.
E QUELLI DELL’AUTOMATICO
Il cambio automatico invece nasce per garantire un maggior comfort di guida, sollevando il guidatore dall’onere di cambiare marcia in base alla velocità: è più rilassante soprattutto in città dove, a differenza del manuale, le accelerazioni e le frenate continue non rischiano mai di stancare il ginocchio sinistro del guidatore.
Un altro vantaggio è la facilità di utilizzo, perché vengono impiegati solamente acceleratore e freno, dimenticandosi completamente del pedale della frizione: se disponibile, con la modalità sequenziale il divertimento aumenta cambiando le marce rapidamente e in successione.
Un altro punto a favore è la maggior sicurezza, in quanto il conducente non deve mai staccare le mani dal volante per cambiare marcia, concentrandosi sulla guida: questo è un vantaggio anche in pista, dove infatti l’automatico-sequenziale ha quasi totalmente rimpiazzato il manuale. In particolare, l’ultima evoluzione dell’automatico, il “doppia frizione”, è progettato anche per un utilizzo sportivo con cambiate velocissime: i tempi di inserimento vengono ridotti a frazioni di secondo, un risultato impossibile da raggiungere con il manuale.
In conclusione esistono pregi e difetti per entrambi, ma alla fine la scelta della trasmissione migliore è del tutto soggettiva e legata alle proprie esigenze di guida: voi quale preferite?